Serie A: Juventus-Napoli DIRETTA e FOTO – Notizie

Serie A: Juventus-Napoli DIRETTA e FOTO – Notizie


Juventus-Napoli in campo alle 20:45 DIRETTA per l’anticipo della 15esima giornata di Serie A

CLASSIFICA

IL CALENDARIO

Probabili formazioni
    Juventus (3-5-2): 1 Szczesny; 4 Gatti, 3 Bremer, 6 Danilo; 27 Cambiaso, 16 McKennie, 5 Locatelli, 25 Rabiot, 11 Kostic; 9 Vlahovic, 7 Chiesa (23 Pinsoglio, 36 Perin, 12 Alex Sandro, 13 Huijsen, 14 Milik, 15 Yildiz, 17 Iling-Junior, 18 Kean, 20 Miretti, 24 Rugani, 41 Nicolussi Caviglia, 47 Nonge). All.: Allegri.
    Squalificati: Fagioli, Pogba.
    Diffidati: Cambiaso, Gatti.
    Indisponibili: De Sciglio, Weah.
    Napoli (4-3-3): 1 Meret; 22 Di Lorenzo, 13 Rrahmani, 5 Juan Jesus, 3 Natan; 99 Anguissa, 68 Lobotka, 20 Zielinski; 21 Politano, 9 Osimhen, 77 Kvaratskhelia. (95 Gollini, 14 Contini, 16 Idasiak, 59 Zanoli, 55 Ostigard, 24 Cajuste, 4 Demme, 70 Gaetano, 23 Zerbin, 7 Elmas, 29 Lindstrom, 81 Raspadori, 18 Simeone). All.: Mazzarri.
    Squalificati: nessuno.
    Diffidati: Cajuste.
    Indisponibili: Mario Rui, Olivera.

    Arbitro: Orsato di Schio.

LA VIGILIA

Mazzarri: ‘La Juve ci dirà a che punto è il Napoli’

 Il nuovo Mazzarri è più maturo e consapevole del suo ruolo e soprattutto non protesta più per gli arbitraggi. “Il Mazzarri che lo faceva – dice il tecnico – è andato in pensione”. Niente spazio alle polemiche, dunque, e massima concentrazione per capire se i mali della squadra dipendano da una componente psicologica, oltre che da quella fisica. E’ così che Walter Mazzarri vive la vigilia della sfida alla Juventus nell’anticipo all’Allianz Stadium di Torino. Con l’Inter, nonostante la chiara sconfitta e i tre gol di scarto, si sono visti progressi, soprattutto nel primo tempo giocato alla pari e anzi meglio dell’attuale capolista del campionato. Ma non basta, bisogna migliorare ancora in tante cose. “Il Napoli – dice Mazzarri – ha vinto lo scudetto l’anno scorso, la Juventus è tra i club più importanti del campionato italiano. Quella di domani è una partita importantissima. Bisogna far bene e inoltre mi servirà per capire se certi progressi li abbiamo fatti”. “Domani – aggiunge il tecnico – si deve essere più compatti, fare meno errori sotto porta e non prendere le ripartenze che abbiamo preso spesso, anche da quando ci sono io in panchina. E poi bisogna essere concreti sotto porta, senza dimenticare che per svoltare nella vita e nel calcio ci vuole anche un pizzico di fortuna perché basta un episodio e la scena cambia”. La disamina dell’allenatore è chiara, come è giustificata la sua richiesta di tempo per dargli modo di capire fino in fondo i mali della squadra. “Essere campioni d’Italia – osserva – e perdere partite in casa può dipendere anche da un aspetto psicologico e non solo fisico. Per questi cali, questi sbandamenti c’è anche un fattore morale, di testa, non solo un problema fisico. Mi dovete dare il tempo di capire meglio questi fattori e soprattutto devo avere più tempo di allenare questa squadra”. Mazzarri proprio perché non ha ancora le idee chiare fino in fondo non sa dire se chiederà a De Laurentiis di intervenire sul mercato di gennaio. “Se il presidente, la società – spiega – mi ascolterà quando arriveremo alla fine di questo mese, dopo aver giocato con Juventus, Braga e Cagliari e avrò il polso della situazione e mi verrà chiesto ciò che ritengo più giusto fare, dirò ciò che penso”. “Al primo errore – dice ancora il tecnico – subiamo subito gol, è la prima cosa in cui cercherò di intervenire. Non dobbiamo concedere ripartenze. Lo abbiamo visto anche nella gestione precedente. Serve equilibrio, non si devono prendere gol. Questo è il mio compito. Pensiamo una partita alla volta. E’ inutile fare tanti discorsi se non vinciamo le partite e se non prendiamo gol. Dobbiamo essere più concreti”. Una mano per la ripartenza a Mazzarri la possono sicuramente dare le stelle del suo Napoli, come Kvaratskhelia e Osimhen (“pregiato anche non al top”). Il georgiano, da quando Mazzarri è in panchina, si sposta più spesso al centro per eludere i raddoppi di marcatura. “Una squadra che vince lo scudetto – ammette il tecnico – ha degli attori principali che vengono riconosciuti così e le altre squadre e gli allenatori ci mettono più attenzione nella marcatura. Perciò con Kvara provo a fare qualcosa per non tenerlo sempre sotto la pressione asfissiante degli avversari e una delle soluzioni è che ogni tanto si sposti al centro”. Fino a ora è mancato l’apporto di Lindstrom. “Solo due giorni fa – conclude Mazzarri – sono riuscito a guardare dei filmati di quando giocava in Germania. Bisogna capire dove è più idoneo per rendere. Non l’ho ancora capito ma ha delle belle qualità e devo scoprire dove può rendere di più”.

Allegri: ‘Cinque gare per chiudere al top’ 

Dalle parti della Continassa si comincia ad alzare l’asticella. “L’anno scorso abbiamo chiuso il girone d’andata a 38 punti: ora siamo a 33 e ci sono ancora cinque partite da giocare, vogliamo fare meglio della scorsa stagione” la richiesta di Massimiliano Allegri ai bianconeri. Il tecnico è un grande calcolatore e matematico, superare la Juve del 2022/2023 vorrebbe dire arrivare al giro di boa con oltre 40 punti e con una proiezione superiore agli 80: per fare un confronto, l’anno scorso la Lazio arrivò seconda con 74. D’altra parte, l’allenatore bianconero sottolinea le difficoltà di quest’ultimo tratto di girone d’andata: “Contro il Napoli sarà uno scontro diretto, poi ne avremo un altro con la Roma e tre trasferte – dice analizzando il calendario – ma in ogni caso la stagione è lunga e l’importante è mantenere sempre l’equilibrio: i miei ragazzi hanno valori importanti, vogliamo raggiungere grandi cose”. Si parte dallo Stadium e dall’anticipo nel giorno dell’Immacolata contro i campioni d’Italia, che nonostante le difficoltà hanno pur sempre il tricolore sul petto: “Le annate passano, ma sono sempre gli stessi tranne Kim – spiega Allegri sui partenopei – e i numeri in trasferta dimostrano quanto siano forti: l’anno scorso prendemmo una brutta batosta con cinque gol e Locatelli che sul 3-1 era mezzo moribondo in campo, ora vogliamo fare un altro passetto”. Sull’altra panchina ci sarà Walter Mazzarri, “Sarà bello ritrovarsi dopo tanti anni, sarà un piacere – spiega il tecnico della Juventus a proposito del collega nato a San Vincenzo, a 60 chilometri dalla sua Livorno – e sarà uno scontro tra due squadre che si giocano i primi quattro posti”. Venendo ai discorsi di formazione, l’infermeria della Continassa si è praticamente svuotata: “Stiamo tutti bene, siamo in buon momento fisico e mentale e l’unico indisponibile sarà Weah” la situazione dello spogliatoio. E così Allegri ha tante alternative in ogni reparto, a partire dalla difesa che ha ritrovato i due brasiliani: “Danilo e Alex Sandro ci saranno, adesso devo decidere chi schierare – il dubbio della vigilia sul terzo centrale da affiancare a Bremer e Gatti – e magari spezzerò la partita tra loro due”. Cambiaso giocherà ancora a destra, a sinistra ci sarà Kostic, in mezzo verrà riproposto Locatelli con McKennie e Rabiot. In attacco, invece, si va verso la conferma del tandem Chiesa-Vlahovic, anche se il serbo deve farsi perdonare l’errore dal dischetto commesso a Monza: “Anche lui sta bene, i rigori li sbaglia soltanto chi li tira” la filosofia di Allegri per difendere il suo bomber.

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www.ansa.it
2023-12-08 13:18:23 ,

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